Asteroide Florence sfiora la Terra
- Alex
- 1 set 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Ha fatto molto scalpore la notizia che un asteroide di grosse dimensioni (circa 5 km di diametro) ha sfiorato la Terra (in termini astronomici), nella notte tra giovedì 31 agosto e venerdì 1 settembre 2017. L'asteroide in questione è il numero 3122 Florence, scoperto il 2 marzo 1981 da un astronomo americano (Schelte John Bus) dall'osservatorio di Siding Spring, in Australia. L'asteroide non è stato nominato in onore della città di Firenze, come molti credono, ma di Florance Nightingale (1820-1910), considerata la fondatrice della moderna infermieristica.
Si tratta di un oggetto che appartiene al gruppo degli asteroidi di tipo ''Amor'', caratterizzati da un'orbita che sfiora esternamente quella della Terra, senza tuttavia intersecarla in alcun punto.
3122 Florence non è quindi un asteroide potenzialmente pericoloso per il nostro pianeta, anche se i suoi passaggi ravvicinati, come quest'ultimo, possono essere motivo di grande interesse scientifico, in quanto danno la possibilità alla comunità astronomica di poter studiare in dettaglio la superficie dell'asteroide, osservandolo attraverso la tecnica radar, utilizzando a tale fine i più potenti radiotelescopi del mondo.
Le caratteristiche di questo passaggio ravvicinato, con una distanza minima dalla Terra di circa 7 milioni di km (18 volte la distanza media Terra-Luna), sono state le più favorevoli degli ultimi decenni.
L'asteroide poteva essere osservato anche con un binocolo o un piccolo telescopio, dato che la sua luminosità era pari a quella di una stella di 9^ magnitudine.
I soci dell'Astronomica Cortina non si sono fatti sfuggire l'opportunità di riprenderlo nel momento di massimo avvicinamento alla Terra. La foto di questo post (somma di 6 distinte immagini riprese in un intervallo di tempo di 5 minuti, attorno alle ore 21,45 del 31 agosto 2017), mostra chiaramente la traccia lasciata dall'oggetto nel suo passaggio ravvicinato al nostro pianeta.
l'asteroide 3122 Florence ripreso all'Osservatorio del Col Drusciè la sera del 31 agosto 2017 (foto AAC)
Kommentare