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In tantissimi per ricordare Alessandro Dimai

  • Marco MIgliardi, Piergiorgio Cusinato
  • 15 mag 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Eravamo in tanti sabato 11 maggio al planetario di Cortina a ricordare Alessandro Dimai. Volti noti di amici coi quali abbiamo condiviso tanta parte della storia recente della nostra associazione, ma anche volti incontrati più raramente di soci venuti da lontano solo per rendere omaggio ad Alex che evidentemente è riuscito a lasciare anche in loro un segno indelebile della sua passione e della sua generosità.

D'altronde a due mesi dalla prematura scomparsa la sua presenza è sempre forte e tangibile in tutti noi che l'abbiamo conosciuto, la vediamo e la respiriamo ovunque, ancor più tra i telescopi e le cupole che lui, col suo lavoro e il suo impegno costanti per oltre 40 anni ha contribuito a mantenere sempre aggiornati e in perfetta efficienza.

Anche per questo il saluto ad Alessandro è stato molto toccante e con crescente emozione abbiamo seguito la visione di un breve filmato che lo mostrava intento nella sua attività abituale: spiegare il funzionamento del telescopio e le meraviglie del cielo ai visitatori dell'osservatorio.


Ma il momento più emozionante è stato quando il presidente dell'Associazione Astronomica Cortina, Piergiorgio Cusinato, ha cercato di iniziare la breve cerimonia di dedica del planetario ad Alessandro. Un groppo alla gola gli ha impedito di pronunciare anche una sola parola e con i suoi, anche tanti altri occhi sono diventati lucidi.

Alla fine, non senza sforzo, siamo riusciti a raccontare alcuni episodi della storia del nostro sodalizio e a invitare il sindaco Gianpietro Ghedina a scoprire insieme a Roberta Da Val, moglie di Alessandro, la targa di intitolazione del planetario.

Che d'ora in poi ricorderà per sempre la figura di colui che con tanta pazienza, competenza e impegno è riuscito a realizzare negli anni alcuni obiettivi che ci sembravano sogni impossibili: attivare un centro di ricerca amatoriale tra i più tecnologicamente avanzati del mondo, scoprire una trentina di Supernovae, organizzare viaggi astronomici in 5 continenti, e soprattutto avvicinare allo studio meraviglioso dell'Universo, centinaia di giovani e di appassionati che, sono sicuro, avranno sempre in un angolo del loro cuore, un ricordo riconoscente ed affettuoso di Alessandro.


Le parole di Piergiorgio:


"Personalmente ho avuto il privilegio di godere, sognare, ammirare assieme a lui l'universo per ben 40 anni di seguito. Cosa abbiamo creato in questi quarant'anni è impossibile descriverlo. Lui era il fautore di sempre nuove iniziative per migliorare, perfezionare, sviluppare nuove tecniche; ciò ha portato l'Associazione Astronomica Cortina ad essere la più efficiente nella ricerca

delle supernovae in ambito europeo.

Egli ha donato il nome di Cortina d'Ampezzo ad una asteroide da lui scoperta il 28 gennaio 2000. Se non bastasse, la sua grande passione per le comete gli ha dato una grande soddisfazione fotografando la famosissima C/1997 O1 Hale-Bopp che venne ritenuta dalla NASA una delle foto simbolo di quella apparizione.

Indimenticabile l'esperienza avuta con la cometa C/1996 B2 Hyakutake, che passò molto vicina al nostro pianeta nel marzo del 1996. Grazie alla sua tenacia, una sera nuvolosa, quasi con la forza della disperazione, Alessandro salì verso Passo Falzarego ed improvvisamente la nebbia si dileguò e apparve un cielo stellato ed una Hyakutake con una coda lunghissima.

Alessandro ha inoltre ideato un programma di ricerca di supernovae chiamato “Cross” organizzando un team di appassionati sparsi per l’Italia da lui coordinato. Ha scoperto personalmente ben 18 supernovae.

Egli ha inseguito l'eclisse totale di Sole in tutto il mondo. Dal Brasile all'Austria, dallo Zimbaubwe al Sud Africa, dall'Egitto alla Russia, dalla Cina alla Siberia, dall'Australia all'Indonesia ed in fine l'eclisse nell'Oregon il 22 agosto del 2017.

Alessandro va ricordato soprattutto per la sua grande generosità.

Ha introdotto all'astronomia una infinità di giovani a cui ora ha lasciato il compito di portare avanti questa amore verso le stelle. La sua felicità dipendeva totalmente dalla gioia che riusciva a suscitare in tutti gli appassionati del cielo.


Alessandro ha lasciato una parte di sè in tutti noi.







 
 
 

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